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olanda – spagna

Dopo una partita brutta e fin troppo ricca di falli soprattutto di matrice olandese, il mondiale è finito giustamente a vantaggio delle Furie Rosse. L’euforia composta, ma non per questo meno sentita, dell’ultimo mese si è d’un tratto spenta. Dieci minuti dopo la fine della partita ho sentito rincasare il mio vicino Joey, olandese, e dalla violenza con cui ha sbattuto la porta ho capito che il suo umore era decisamente più zwart che oranje..ne avrei trovati molti delusi come lui il giorno dopo sul treno per il lavoro.
Durante l’ultima, stressante partita mi è arrivato un sms che attendevo da qualche giorno: il nuovo numero spagnolo di Marco! Marco ha fatto un po’ la nostra scelta solo che invece di prendere un volo di sola andata per il Nord, ha fatto lo stesso verso Sud: Las Canarias, España. Così alla fine del match ho deciso di chiamarlo per sentire come fosse iniziata la loro avventura laggiù. Non mi ha risposto al primo tentativo, ma dopo mezz’ora si è giustificato dicendomi che era a vedere i fuochi d’artificio per la vittoria della Spagna. Marco non è per niente appassionato di calcio, ma l’occasione era così ghiotta e la finale così significativa per le nostre diverse destinazioni d’espatrio che non ha resistito alla tentazione di prendermi in giro chiedendomi, con evidente sarcasmo, se ci fossero i fuochi d’artificio anche qui..
L’ho insultato affettuosamente e la conversazione è poi continuata sul racconto dei suoi primi giorni laggiù: hanno già preso un appartamento in affitto e stanno per acquistare un furgoncino di seconda mano per iniziare a mettere in cantiere il loro progetto di lavoro nell’arcipelago più a Sud della Comunità Europea.

Lunedì, sul treno per Amsterdam delle 8.16, c’era un silenzio tombale e si respirava un clima pessimo. Facce deluse e tristi, per lo più affacciate su quotidiani locali, quel giorno pieni di foto raffiguranti giocatori arancioni in lacrime, distesi sul manto erboso dello stadio di Soccer City, con sullo sfondo giocatori spagnoli sfuocati ma esultanti. Ragazzi, che tragedia! Alla fine il secondo posto per l’Olanda, che non figura tra le scuole di calcio rinomate, non è poi così male, no?

gli orari dei treni il 13/7

La risposta degli olandesi non si è fatta attendere e già nel pomeriggio di lunedì ho notato sul giornale un annuncio a tutta pagina firmato GVB che comunicava la gratuità degli autobus di Amsterdam per il giorno successivo per chiunque portasse con sé qualcosa di arancione (seguivano poi esempi di oggetti dalla vuvuzela agli orecchini) al momento di salire sul bus. Geniali.

"giallo e blu ama l'arancione"

Il giorno successivo sul treno ho visto facce già più rilassate mentre erano apparsi nottetempo degli adesivi celebrativi sulle fiancate dei treni e gli orari delle partenze non erano più gialle ma su sfondo arancione, con la sagoma di un calciatore in secondo piano. Anche la decisione di aumentare del 30% la frequenza dei treni in partenza per e in arrivo da Amsterdam Centraal per quel giorno, dimostra come anche le ferrovie olandesi abbiano fatto il loro per sostenere la Nazionale.
Dalle tre del pomeriggio, mentre andavo in macchina dall’ufficio al magazzino ho visto qualcosa come 5 elicotteri sopra Amsterdam e aerei con  lo striscione della ING, sponsor principale, che ringraziava i giocatori per “aver lottato come leoni”.

Heineken brouwerij (e sulla bandiera "Bertje, è stato magnifico")

Si stava celebrando la grande festa per il ritorno in patria della Nazionale che probabilmente in quel momento stava sfilando in barca su Herengracht, momento culmine della celebrazione. Attendevano un milione di persone, dati poi ridimensionati dall’affluenza tra le 300.000 e 500.000 presenze.
Io ho dovuto curiosare un po’ la sera finito di lavorare, così mi sono fatto un giretto verso Museumplein risalendo il fiume arancio di persone che andavano verso la stazione. Anche la fabbrica della Heineken ostentava sulla parete una bandiera enorme con la scritta Bertje, diminutivo di Bert, nome dell’allenatore nazionale Van Marwijk, e  rivisione della solita scritta Biertje che invece significa birretta.

Museumplein

Museumplein per l’occasione era una discoteca a cielo aperto, dipinta ovviamente di arancione. Ho fatto in tempo a vedere solo gli ultimi minuti di quella festa ma mi ha fatto piacere vedere tutti sorridenti di nuovo.
Con questo ho concluso le celebrazioni per il mondiale olandese. Grazie ragazzi, mi sono divertito.

|Ste|

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