Dove eravamo rimasti…? Ah sì, era iniziato l’anno nuovo. Già, ma quale anno? Hahaha!
Allora, per riprendere le fila del discorso, abitiamo sempre nella stessa casa, in quattro umani e due gatti: Ste ed io siamo ‘migliorati’ (utilizzando liberamente il paragone del vino), i bambini vanno già alle scuole superiori… no, scherzo! Ma neanche tanto: sono a scuola già da un paio d’anni. Credo che i gatti siano quelli che se la vivono meglio; nel tempo la loro occupazione è rimasta invariata: trascorrere la maggior parte del tempo a dormire e, di tanto in tanto lamentarsi solo in mia presenza (cosa assai fastidiosa) per ottenere del cibo.
Credo di aver detto tutto a grandi linee quindi potrei terminare qui.
Ma dopo questa lunghissima assenza, vorrei almeno darvi qualche cosa da leggere!
Qualche anno fa la società presso cui ero impiegata ha iniziato a delocalizzare parte delle attività con la conseguenza che molti impiegati sono rimasti disoccupati; tra questi anch’io.
Dopo l’iniziale schiaffo, ho capito che la situazione era molto più favorevole di quanto sembrasse. Da diversi mesi, infatti, stavo riflettendo sulla necessità di lavorare di meno, di stare un po’ di più con i bambini, di non dover correre sempre, ed ero arrivata alla decisione di voler ridurre l’orario di lavoro. Non ce n’è stato bisogno.
Ho approfittato del tempo ritrovato per godermi appieno i bambini e studiare l’olandese presso una scuola; pensavo che così sarebbe stato più facile trovare lavoro in città. Già, perché lavorando Ste ad Amsterdam, era necessario che io rimanessi vicino a casa e alla scuola per occuparmi dei bambini.
|Aria|